Paolo de la Cuesta
"Vancouver mi ha aiutato ad apprezzare il valore del sacrificio." Lo sciatore olimpico di San Sebastian apprezza la sua grande prestazione sul gigante: "È il mio test, sono stato molto aggressivo".
- Hai incontrato qualcuno dei tuoi idoli in città? - Il mio idolo è Alberto Tomba e l'ho visto al traguardo del gigante. Non ho fatto una foto con lui perché ne avevo già una che ho ricevuto nell'ultimo mondo. Ma ne porterò uno con Bode Miller.
- Ti è piaciuta la cerimonia di apertura? - Molto. Gli allenatori non volevano che restassimo cinque ore senza fare nulla, alla fine ci siamo accordati e abbiamo marciato. Quattro elicotteri ci hanno scortato fino ad uno stadio di football americano con una capienza di 60.000 persone. Pieno fino all'orlo. Anche se non siamo rimasti per l'intera cerimonia, poiché il giorno successivo abbiamo avuto la Discesa, visivamente è stata spettacolare.
- Cosa hai provato quando hai finito la discesa? - Ero già un olimpionico, la pressione era scomparsa. Mi era piaciuto.
- Passarono quattro giorni prima che gareggiasse di nuovo. Ma ha mostrato tutte le sue virtù in un ottimo superG. - Ho finito al 35° posto, ho commesso un grave errore con tre porte rimaste che mi hanno portato via dal mio massimale, che credo fosse tra i primi trenta.
- Senza gli sponsor...- Voglio ringraziare il Bat Basque Team, Kutxa e Kirolgi e il Consiglio Provinciale di Gipuzkoa. Per quanto riguarda i miei marchi sportivi Dynastar, Lange e Briko. Senza tutti loro questo non sarebbe stato possibile.
- CAEI, il tuo Club per tutta la vita? - Sono felice di appartenere al CAEI, penso che abbia funzionato molto bene fin da quando ero piccolo e per me è sempre stato e sarà sempre il mio club.
- Cosa diresti a tutti i bambini del CAEI che stanno iniziando? - Che è dura, che devi lavorare duro ma che allenandosi duro i risultati arrivano poco a poco.
- Sei consapevole che hai fatto la storia nel CAEI e che sei un riflesso per tutti i giovani - È un onore che i bambini mi notino, ma penso che quello che bisogna trasmettere loro è che si può fare? , che per me ho tanto lavoro davanti a me per arrivare dove voglio e continuerò a fare del mio meglio.
- Dove si terranno i prossimi Giochi? - A Sochi, in Russia. Dicono che Putin abbia iniziato a sciare lì e gli sia piaciuto così tanto che ha costruito una struttura spettacolare. In questo momento penso ai prossimi Mondiali e al mio lavoro quotidiano. Ma ovviamente sono un bersaglio.